(2024, Romania, Serbia, 138')
Romania, 20 dicembre 1989. Il Paese è sull’orlo della rivoluzione e, mentre gli spettacoli di Capodanno celebrano Ceaușescu, i giovani scendono nelle strade per protestare contro il regime.
Nel contesto di una delle rivoluzioni con la maggiore copertura televisiva della storia, il regista si sofferma su quel singolo momento nel tempo che può determinare la coscienza collettiva di un’intera nazione, affrontando l’argomento attraverso la prospettiva microscopica delle persone comuni.
Dopo un primo cortometraggio, Borders, il regista e produttore Bogdan Mureşanu (Bucharest, 1974) realizza i lungometraggi Tuns ras si frezat (2013) e Spid (2016). Il successo arriva con il terzo film, Cadoul de Craciun (2018), vincitori di molti premi in diversi festival internazionali, fra cui la menzione speciale della Giuria a Montpellier, il Grand Prix a Clermont-Ferrand, una menzione a Ljubljana e il premio della giuria a Bruxelles.