(2024, Spagna, 108')
Come può una colossale menzogna reggere per decenni senza generare alcun sospetto? La storia, vera ma incredibile, è quella di Enric Marco, sindacalista carismatico e per anni presidente dell’associazione spagnola Amicale de Mauthausen, dedicata alla memoria delle vittime dell’Olocausto. Marco si rivelò infine uno dei più grandi impostori della storia, fingendosi sopravvissuto al campo di sterminio nazista di Flossenbürg e diventando una personalità molto in vista e amata dal popolo spagnolo, almeno fino a quando lo storico Benito Bermejo non smascherò la sua vergognosa bugia.
Partendo inizialmente dall’idea di un documentario, Aitor Arregi e Jon Garaño arrivano a firmare un avvincente thriller morale con protagonista il tre volte vincitore del premio Goya Eduard Fernández nei panni di Marco e la due volte vincitrice del premio Goya Nathalie Poza nel ruolo della moglie. I due registi baschi hanno già lavorato insieme realizzando titoli pluripremiati come La trincea infinita (2019) e Giant (2017), raffinati drammi psicologici, ispirati entrambi a vicende realmente accadute.