(2024, Francia, 84')
La poetica d’animazione di Hayao Miyazaki attraverso lungometraggi, cortometraggi e manga, è in grado come poche altre al mondo di colpire l’immaginario collettivo e veicolare messaggi di profonda interconnessione tra Uomo e Natura. Estratti di film e contributi da rari archivi televisivi giapponesi ci consegnano il ritratto di un artista dell’immagine che ha messo da sempre l’ecologia al centro del proprio credo artistico, etico e sociale.
L’attività registica di Léo Favier (1985) si è spesso basata su lavori tratti da materiale pre-esistente, con un’attenzione curiosa e incisiva ai documenti d’archivio. Grazie all’eccezionale materiale concesso dallo Studio Ghibli il regista parigino racconta la folgorazione artistica conseguente all’incontro con l’opera di Miyazaki, animatore impareggiabile di cui approfondiamo vita e visione del mondo.