(2024, Turchia, 93')
Un giorno come tanti altri nella vita di Eyüp, ragazzo povero che si occupa dell’essiccazione e della salatura dei pomodori, sotto il cocente sole estivo, in attesa spasmodica della paga quotidiana. Una storia per capire quanto e come quotidianamente ognuno di noi entri in contatto diretto o indiretto con la morte; come ogni giorno le possibilità di morire – o uccidere qualcuno – siano innumerevoli.
Il turco Murat Fıratoğlu (1983) ha diretto, scritto, prodotto e interpretato il film portato a Venezia quest’anno. Ha alle spalle una formazione portata avanti al Diyarbakır Art Center Cinema Club e ha partecipato a diversi workshop tenuti dal regista turco Reha Erdem. Vive a Istanbul, dove affianca l’esercizio dell’avvocatura alla carriera cinematografica.
In questo film ho cercato di esprimere come gli aspetti drammatici, tragici e comici di ogni comportamento umano siano in realtà banali. Alla fine, siamo tutti sulla stessa barca.
Murat Fıratog ̆lu
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