(2024, USA, 128')
«È ora di porsi domande su come vengono raccontate e vendute le storie sui musicisti ed è ora che noi, in quanto pubblico, pretendiamo più innovazione dai nostri ritratti biografici». Questa dichiarazione di Alex Ross Perry lascia intendere che vedremo un documentario musicale fuori dagli schemi classici del genere. Così come fuori dagli schemi erano i Pavement, iconico gruppo indie anni Novanta che ha consegnato al pubblico cinque album specchio di un’intera generazione,infondendo nuova vitalità alla scena rock americana. Il film segue la band durante i preparativi per il reunion tour del 2022, ma racconta anche altri aspetti legati alla loro eredità musicale, come il musical basato sulle loro canzoni e il museo dedicato alla loro storia.
Regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense, Alex Ross Perry (Pennsylvania, 1984) nel 2009 dirige il suo primo lungometraggio, Impolex, commedia ispirata al romanzo L’arcobaleno della gravità di Thomas Pynchon. Il secondo film, The Color Wheel, è una commedia nera che guarda alle opere di Philip Roth. Con Listen up Philip (2014) vince il premio speciale della giuria a Locarno, mentre Queen of Earth (2015) viene presentato alla Berlinale. Nel 2017 Perry partecipa al Sundance con Golden Exits e dirige il videoclip per il singolo Take Me di Aly & AJ.
Pare che i biopic sui musicisti, la forma più bassa di narrativa alta, siano destinati a non passare mai di moda. Eppure io, contro ogni buon senso, adoro tutti questi film, che raramente sono molto belli e raramente possono chiamarsi cinema. Amo odiare questi film fasulli e stereotipati. Guardo qualsiasi documentario d’archivio che mi inviti a crogiolarmi nell’estetica di un’epoca passata che mi manca moltissimo.
Alex Ross Perry