(2024, Filippine, 245')
Hilarion Zabala è afflitto da un misterioso problema d’olfatto, che si ripresenta regolarmente. Lo psichiatra che lo visita sospetta si tratti di fantosmia, una patologia piuttosto rara che provoca allucinazioni olfattive. La terapia radicale che viene proposta a Hilarion lo porterà ad affrontare le ombre più oscure del suo passato nell’esercito, mentre nella remota colonia penale di Pulo, dove è stato riassegnato, è costretto anche a fare i conti con la terribile realtà presente.
Il regista, attore, produttore e montatore filippino Lav Diaz è ospite a Venezia per la sesta volta, ultima presenza nel 2022 Fuori Concorso con When the Waves Are Gone. Illustre esponente dello slow cinema, ha raramente lasciato un festival a mani vuote. Nel 2008, Melancholia vince la sezione Orizzonti, mentre Lahi, Haypop (2020) viene premiato per la miglior regia. Nel 2014 riceve il Pardo d’Oro al Festival di Locarno con From What Is Before e nel 2016 si aggiudica il Leone d’Oro con The Woman Who Left. Non mancano i riconoscimenti al Festival di Cannes (Norte, the End of History, 2013) e alla Berlinale (A Lullaby to the Sorrowful Mystery, 2016).