A cinquant’anni dalla Rivoluzione dei Garofani, la regista rivisita le immagini d’archivio in un documentario che riflette sulla transizione dal fascismo alla liberazione del Portogallo, indagando l’influenza del cinema nel processo di emancipazione e costruzione del futuro del Paese. Attraverso una rilettura delle immagini storiche, il film propone un dialogo tra passato e presente, invitando a ripensare il ruolo del cinema e la possibilità di immaginare nuovi orizzonti futuri.