(2024, Francia, Giappone, 94')
Il terzo lungometraggio del regista giapponese, già presente nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia nel 2017 con La notte che ho nuotato, è una storia d’amore che non si svolge mai nel presente: è stata o sarà. Accompagnato dall’amico d’infanzia Miyata, Sano, da poco rimasto vedovo, decide di soggiornare in un resort a Izu. La località balneare è per lui particolarmente significativa perché molti anni prima, proprio su quella spiaggia, aveva incontrato Nagi, la sua futura moglie e l’amore della sua vita.