(2024, Regno Unito, 215')
Il regista di The Childhood of a Leader (2015) e Vox Lux, entrambi presentati alla Mostra del Cinema, ritorna a Venezia con un nuovo film, girato in 70mm, che narra la vita di un architetto visionario ma poco incline ai compromessi. László Toth, un ebreo ungherese sopravvissuto ad Auschwitz, dopo la guerra emigra con la moglie negli Stati Uniti, dove vive anni di povertà, finché un cliente misterioso gli affida un progetto colossale… Il riferimento cinematografico sembra andare a La fonte meravigliosa (The Fountainhead) di King Vidor, basato a sua volta sull’omonimo romanzo di Ayn Rand.
Regista, sceneggiatore e attore statunitense, Brady Corbet (1988, Scottsdale, Arizona) inizia la sua carriera come attore, apparendo in numerosi film indipendenti e serie televisive, tra cui Thirteen (2003), Mysterious Skin (2004) e Funny Games (2007). Debutta alla regia con The Childhood of a Leader (2015), che esplora l’infanzia di un futuro dittatore ispirato dalle dittature del XX secolo. Il film vince il Premio Orizzonti per la Miglior regia alla Mostra del Cinema. Corbet torna a Venezia nel 2018 con il suo secondo film, Vox Lux, con Natalie Portman e Jude Law, un racconto oscuro e provocatorio sulla cultura delle celebrità.