(1977, India, 108')
Un capolavoro del cinema indiano, diretto da Girish Kasaravalli, esplora i temi della tradizione e dell’ostracismo in una società rurale indiana. Basato su una novella dello scrittore Ananthamurthy, il film offre un ritratto realistico della vita rurale e critica sottilmente l’ipocrisia di una società patriarcale ancora troppo legata alle tradizioni, al punto da perdere il contatto con la realtà. Grazie a Kasaravalli, nel sud dell’India inizia a emergere una moderna sensibilità artistica che si avvicina al cinema politico italiano degli anni ’70.