BERTINA LOPES

1924, Maputo, Mozambique
2012, Rome, Italy

Bertina Lopes parlava una lingua ibrida – un misto di portoghese e italiano – non elaborata formalmente, ma dettata dall’urgenza di esprimere la propria individualità, incarnando nel proprio lavoro la difesa militante delle radici e dell’identità ancestrale del Paese d’origine, il Mozambico, così come dell’intero Continente, in senso anticolonialista e panafricanista. Alternando sintetismo e animismo a forme geometriche moderniste o ad astrazioni spaziali universali, ha espresso con forte segno identitario il vitalismo di chi vive una condizione da outsider, in patria e da migrante.

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