Celebre per i suoi Arlecchini cubisti, argentino di origine italiana, compie i suoi studi a Firenze, dove studia la pittura toscana del ‘400 e del ‘500, partecipando al contempo alle manifestazioni della pittura futurista di Lacerba, distinguendosi per senso architettonico e semplificazione formale nella trattazione dinamica delle forme in movimento. Alla lezione futurista si aggiungeranno di lì a poco le influenze cubiste di Picasso e in particolare di Juan Gris. Artista coerente e ricco di intuizioni, Pettoruti ha saputo sviluppare con sicura ricerca e adeguati mezzi espressivi una versione personalissima della corrente astratto-geometrica.