Rodríguez abbandona il suo Paese, la Repubblica Dominicana, alla volta di New York per ragioni politiche. La sua nuova città si rivelerà fonte inesauribile di formazione artistica e di ispirazione. La pittura classica gli diviene finalmente accessibile grazie ai musei cittadini; New York come nessun altro posto raccoglieva correnti artistiche innovative, stimolando ed accendendo confronti, contaminazioni, scambi culturali e politici. Anche su terreni a lui congeniali quali quelli della questione migratoria, del colonialismo, dell’identità indigena.