«Credo che sin dall’inizio della mia carriera e oltre l’ispirazione sia stata la mia reazione personale alla società». Da donna egiziana ha visto due re, sette presidenti, quattro guerre e tre rivoluzioni ma, a differenza delle sue contemporanee europee, è stata in prima linea sulla scena artistica al pari della controparte maschile. Componente del Gruppo di Arte Contemporanea (1946), si dedicò alla ricerca di una ‘identità egiziana’, promuovendo la modernizzazione, la riforma sociale e la libertà collettiva attraverso l’arte.