Protagonista dell’avanguardia futurista, a Parigi fu tra i firmatari del primo Manifesto del 1909. Severini si concentrò soprattutto sulla rappresentazione del movimento, proponendo scomposizioni di matrice cubo-futurista, con motivi astratto-geometrici. In seguito tornò a una figurazione più classica, impostata su una sintesi formale d’ascendenza matissiana, dedicandosi a decorazioni murali e a mosaico nei quali prevalgono i temi religiosi.