Nel suo processo di osservazione Giulia Cenci si focalizza su elementi, siano essi dettagli di prodotti industriali o elementi naturali, capaci di esprimere qualità transitorie, vulnerabilità, promesse e fallimenti dell’operato umano. Le installazioni di Cenci sono paesaggi incidentati dove qualcosa è accaduto e qualcosa potrebbe ancora accadere, ma dove il tempo è cristallizzato: tutto sembra immobile, indefinito, sospeso in una dimensione altra, di pura osservazione. «Mi interessa il processo, la trasformazione – dichiara l’artista –, ma ancor più provare a fermare delle cose che sembrano vanificarsi, rendere visibile l’invisibile con un lavoro molto fisico, molto umano».