Italiano, emigrato a dodici anni, è considerato il capostipite dell’arte astratta argentina. Inizia a dipingere da autodidatta con uno stile figurativo e paesaggistico, ma durante un lungo soggiorno formativo a Parigi entra in contatto con personalità quali Arp, Campigli, Herbin, Hélion e Vantongerloo e si unisce al gruppo Abstraction-Création, il che contribuirà in maniera decisiva a definire la sua espressività artistica in chiave decisamente contemporanea, in linea con le avanguardie europee del tempo. Nell’arco della sua quarantennale carriera espone in Sud America, in Europa – due volte alla Biennale di Venezia –, negli Stati Uniti, ricevendo svariati premi e onorificenze. L’eclettica produzione fatta di invenzioni pittoriche e scultoree svela il suo costante desiderio di sperimentare e rielaborare incessantemente materiali, stili e tecniche.