Ricontestualizzando e reinterpretando elementi vernacolari come volantini, murales, cartelli stradali e altre icone della vita quotidiana, l’artista crea installazioni immersive che combinano scultura, architettura e collage. Celebra la cultura black in una forma di resistenza creativa alle forze di gentrificazione. Recupera la propria identità usando l’iconografia dell’Antico Egitto e si ispira all’estetica afro futurista della musica funk e dell’architettura utopica degli anni ‘60.