Rimuovere, sgomberare, ritagliare la materia fino a far diventare gli oggetti linee, disegni nello spazio, contorni di sé stessi: questo è il metodo del “materialismo lirico” che interessa l’argentina Mariana Telleria. Svuota gli oggetti della loro referenzialità, li sottrae alla loro funzione, ne cancella il nucleo semiotico, riflettendo sui possibili usi delle forme e sul modo in cui la civiltà umana è definita dalla metafisica, dalla cosmogonia o dalla filosofia. Alla 58. Biennale Arte ha rappresentato l’Argentina con la mostra El nombre de un país, che condensava i sedimenti del mondo operativo e concettuale dell’artista.