Dopo aver combattuto nella Prima guerra mondiale si trasferisce a Parigi, dove entra in contatto con le più vitali avanguardie artistiche del tempo. Un soggiorno che segnerà in maniera profonda contenuti e stile della sua arte: i suoi temi classici, tra i prediletti in particolare le nature morte e i ritratti di donna, vengono da allora da lui declinati in un realismo sottoposto a scomposizioni picassiane, a definizioni volumetriche memori della lezione di Cézanne, restituendo atmosfere metafisiche attraverso l’accostamento di oggetti e forme.