Lo stile delle taglienti caricature, l’esagerazione grafica, il gusto antropologico dei suoi ritratti sono elementi immediatamente riconoscibili come affini – anzi, coincidenti – con l’elettrizzante estetica della jazz age statunitense. Una personalità curiosa, aperta, immediatamente riflessiva che ha contribuito a formare il gusto estetico di una generazione e di un milieu artistico di quella che era, all’epoca, la città faro del mondo moderno: New York.