Nel 1948, a cavallo tra la fine dell’occupazione statunitense e la trentennale dittatura dei Duvalier, a Cap-Haïtien emerge un gruppo di artisti, tra cui Philomé Obin, che iniziano a dipingere decorando case, aziende e chiese. Nei suoi lavori Obin ha sempre dipinto scene di strada, raffigurando la storia vibrante e complessa di Haiti e la sua spiritualità multistrato, senza mai perdere di vista i momenti ordinari della vita quotidiana. I dipinti dell’artista, ad oggi annoverato tra i più influenti del Rinascimento haitiano, sono atti di documentazione e di ri-creazione.