Portabandiera del ready-made nel nostro presente, la sua prossimità alla corrente artistica è riconoscibile nella franchezza della componente ironica e vagamente nichilista delle sue installazioni e performance. Il gioco sull’identità è parimenti presente, con attori che interpretano lei e lei che interpreta una o più versioni di sé stessa. Costruzioni, ricostruzioni, sofisticazioni triangolano dinamicamente in una rappresentazione visionaria dell’essenzialmente e, finalmente, umano.