Noto per i suoi malinconici ritratti di figure nere sfocate incastonate in paesaggi aridi o ombrosi, al confine con il surreale, Noah Davis ha realizzato circa 400 collage, sculture e dipinti in bilico tra reale e onirico, opere in cui l’estetica nera e l’estetica modernista si affrontano e si scontrano. Nel 2012 insieme alla moglie scultrice Karon fonda l’Underground Museum ad Arlington Heights, quartiere operaio afroamericano e latino di Los Angeles, portando l’arte di qualità museale in una comunità che non ne aveva accesso. Anche dopo la sua scomparsa a soli 32 anni lo spirito di Davis vive intatto nel Museo, ora divenuto non solo una delle destinazioni più importanti per la black art nel Paese, ma anche un luogo di incontro e un punto di riferimento cruciale per il quartiere.