Liv Bugge usa installazioni in tecnica mista, soprattutto video, per indagare i concetti di violenza e aggressione come forme di energia che possono parimenti costruire e distruggere. La violenza repressiva confina i carcerati nelle loro celle e lascia dietro di sé le tracce della loro prigionia. Qualsiasi cosa può essere vista in termini di repressione e costrizione del comportamento: colonizzazione, politiche di genere, il naturale processo di fossilizzazione. Le installazioni di Liv Bugge includono anche veri fossili per ispirarci a interrogarci su cosa è stato e quali forze hanno represso e compresso la natura in ciò che è rimasto.