Indiscussa protagonista dell’arte astratta dal 1947, anno in cui aderì al gruppo Forma 1 rivendicando il valore estetico della forma pura, Carla Accardi ha elaborato un personale linguaggio basato sulla forza visiva ed espressiva del segno. Un segno-colore reiterato sulle superfici dei dipinti come una sorta di scrittura automatica, che si propaga attraverso andamenti vorticosi o ritmici definendo l’immagine e lo spazio. Un segno-colore che a volte diventa più ampio e si fa forma, autoreferenziale, sempre svincolato da qualsivoglia riferimento mimetico e in continua dialettica con i differenti materiali su cui è tracciato.