Trasferitasi a New York prima della Seconda guerra mondiale, vive con Peggy Guggenheim e frequenta la cerchia degli artisti surrealisti. Dopo aver preso parte a una cerimonia d’iniziazione azteca si trasferisce in Messico dove si dedica alla pittura, allacciando una stretta amicizia con Leonora Carrington e Remedios Varo. Nei suoi dipinti utilizza una tecnica basata su formule di tempera italiana del XVI secolo che Paul Cadmus le insegna a New York nel 1945. Preparava un fondo di gesso a guscio d’uovo su una tavola di masonite e dipingeva applicando con piccoli pennelli molti smalti a olio trasparenti, producendo una superficie lucida come un gioiello per i suoi soggetti. Ha vissuto in solitudine, nel suo ranch Contembo, circondata dagli animali che aveva adottato. Il mondo onirico che connota le sue opere, popolate da esseri bizzarri spesso racchiusi in gusci a forma d’uovo, trova ispirazione dall’interazione tra spiriti animali e umani che l’artista sente e rielabora interiormente.