Nato in una famiglia di artisti, Tetsumi Kudo tra gli anni ‘50 e ‘60 è una figura chiave dell’avanguardia artistica nipponica. La sua opera è una critica aperta al consumismo e al conformismo politico in Giappone. Nel 1962 si trasferisce in Francia, da allora sua patria d’adozione, dove entra a far parte del movimento Nouveau Réalisme. Lungo quattro decenni di carriera Kudo ha indagato profondamente l’esperienza umana, interrogandosi in particolare sulla proliferazione del consumo di massa e sull’ascesa della tecnologia. Nelle sue sculture e installazioni frammenti artificiali di corpo sono mescolati a orologi, termometri e ampolle da laboratorio in una dimensione che l’artista definisce “Nuova Ecologia”: una sorta di circuito chiuso in cui valori etici divengono scambiabili quanto i beni di consumo e la tecnologia, la natura e l’umanità si intersecano quotidianamente influenzandosi le une con le altre.