Cittadino del mondo, rifugiato politico, militante attivista per l’indipendenza dell’Eritrea, Ficre Ghebreyesus ha popolato le sue opere di esperienze intricate ed eminentemente personali. Operando in modo fluido tra astrazione e figurazione, gli acrilici opachi e i dipinti a olio di Ghebreyesus suggeriscono la forma non lineare di sogni, ricordi e narrazioni. Figure momentaneamente riconoscibili si dissolvono in motivi colorati: un banco di pesci diventa un gruppo di corpi umani in transito; una barca emerge da forme intrecciate dai colori vivaci che riecheggiano tessuti eritrei. Il suo rifiuto per i confini e le divisioni è distillato dal suo ottimista abbraccio di un’identità e di una casa perennemente in movimento.