Pioniera delle arti visive in Tunisia, nonché accademica e attivista per i diritti delle donne, Safia Farhat ha fondato «Faiza», la prima rivista femminista arabo-africana, ed è stata nel 1966 la prima direttrice della Scuola di Belle Arti di Tunisi. Unica donna a far parte dell’École de Tunis, movimento di pittori tunisini, francesi e italiani che si discostarono dall’arte colonialista per ritrovare le proprie radici nella storia archeologica romana, nell’architettura islamica e magrebina e nell’artigianato tradizionale. In qualità di co-fondatrice della società di design modernista Zin, Farhat ha avuto un ruolo chiave nel sostenere la tradizione murale tra i modernisti tunisini. I disegni monumentali dell’artista, in cui predominano le sue caratteristiche creature ibride, sono realizzati con piastrelle di ceramica, vernice, pietra, ferro e lana.