L’artista, persona non-binaria, utilizza tecniche miste per rappresentare la malleabilità del reale. Composti biologicamente attivi assurgono a oggetto d’arte per mostrare l’abilità umana di distorcere e piegare, conformare e indirizzare la realtà come meglio crediamo. La superiorità dell’identità personale è affermata sopra la politicizzazione del corpo sessuato e pigmentato. L’arte mostra la mercificazione dei corpi, della malattia, della salute, della natura.