Alla guida di uno studio attivo tra Hargeisa, la capitale del Somaliland, e Londra, Rashid Ali porta avanti un coraggioso tentativo di comprensione del ruolo dell’architettura quale nodale strumento di ripensamento della socialità. Azioni minime, costi ridotti all’osso, attenzione verso culture locali caratterizzate da un forte senso di identità: questi i fondamentali della visione e del dettato professionale di uno studio impegnato a progettare spazi che vogliono essere al contempo oggetti iconici e piattaforme di restanza che garantiscano a individui e comunità il diritto di non migrare.