Caratterizzati da background ed esperienze assai diverse, Gloria Cabral, architetto di origini paraguaiane, e Sammy Baloji, fotografo e artista di origini congolesi, pongono la memoria e la cultura al centro della costruzione collettiva della società. Le loro visioni qui si intersecano all’insegna di un proficuo dialogo tra le proprie rispettive identità professionali e culturali: da un lato lo studio dell’eredità architettonica e industriale congolese che permette a Baloji di reinterpretare l’impatto del colonialismo, dall’altro la comprensione dei valori sociali e ambientali locali che permette a Cabral di utilizzare in modo creativo i materiali tradizionali. In mostra una intersezione curata dalla storica dell’arte Cécile Fromont, che ha già potuto affiancare lo stesso Baloji per i suoi lavori sul Congo.