La personale di Davide Battistin presenta una nuova serie di dipinti nei quali l’artista ha ritratto una Venezia disabitata, immersa in luci surreali, tanto improbabili quanto perfettamente presenti negli inconsci di chi vive le atmosfere veneziane.
Battistin libera la città dagli eccessi che la caratterizzano, focalizzando prepotentemente la nostra attenzione sull’essenza del suo essere fuori dall’ordinario. Attraverso sei oli su tela l’artista ripercorre i temi che gli sono cari, imponendo allo spettatore l’iconica bellezza delle vedute caratteristiche della sua produzione. Venezia e la sua laguna come Teatro del Mondo, fiera delle vanità, celebrazione del narcisismo collettivo in miliardi di selfie dati furiosamente in pasto ai social network. Così Battistin sembra voler ricordare all’umanità intera che quel Teatro fu costruito dagli uomini, che quella bellezza è il frutto del genio visionario di un popolo e che Venezia appartiene al mondo.