Essere terra di confine (e che confine!) garantisce insieme marginalità e centralità a un determinato territorio a seconda del contesto storico e delle vicende che lo attraversano. Il Friuli Venezia Giulia tra tutti i confini dello Stivale è senza se e senza ma quello che è stato più di tutti attraversato da scorribande di invasori di ogni epoca e interessato dai più catastrofici conflitti consumatisi nel Vecchio Continente, in primis naturalmente le due guerre mondiali. Quindi terra di conquista e sottomessa, ma al contempo epicentro cruciale per la ridefinizione dei confini futuri di un’area nodale come poche dell’Europa, a segnare il limite tra Occidente ed Oriente, e dici poco.
1918, in un ospedale da campo nei pressi del fronte lavorano Stefano e Giulio, compagni nel destino ma divisi da concezioni opposte sul piano politico e del dovere di un soldato. A complicare il loro rapporto sta l’amore condiviso per Anna, infermiera che li affianca durante...
Ho scelto di venire in questa regione perché la storia del mio film esigeva il Friuli Venezia Giulia e questi luoghi, restituendo onestà a ruoli e persone
Periferia profonda e centralità sovranazionale, cifra contraddittoria e terreno fertile di suggestioni e idee. Il cinema non ne è naturalmente immune, come ben sappiamo, dato che qui sono stati girati alcuni tra i film più importanti della storia del cinema in chiave conflittuale, a partire dal capolavoro monicelliano La grande guerra e dall’altrettanto riuscito Addio alle armi di Charles Vidor. A chiudere un ideale trittico sul conflitto catastrofico che ha per sempre chiuso l’epoca imperiale europea, ecco oggi il nuovo film di Amelio, Campo di battaglia, un viaggio negli inferi dell’assurdo di un conflitto spropositatamente sanguinoso. Un lavoro girato in vari centri della Regione, in primis a Udine, città protagonista della pellicola, ma poi anche a Venzone, Tolmezzo, Codroipo (Villa Manin), Cormons e Gorizia. Il film, prodotto da Kavac Film, Ibc Movie, One Art con Rai Cinema e distribuito da 01, ha goduto del fondamentale contributo di FVG Film Commission – PromoTurismoFVG, la cui attività si fa sempre più diffusa e articolata coinvolgendo l’intera regione come set ideale non solo, naturalmente, per film bellici.