Ci si potrebbe attendere ‘semplicemente’ il seguito del primo capitolo, ragionamento che dal punto di vista narrativo torna, con Arthur Fleck/Phoenix rinchiuso nel manicomio criminale di Arkham in attesa di essere processato per gli omicidi confessati in diretta tv. Ma il film è molto, ma molto più di questo, completamente inatteso e inaspettato: lo potremmo definire un musical capace di prendere direzioni imprevedibili. Un film coraggiosissimo e duro, cupo e radicalmente pessimista, con una Lady Gaga a dir poco convincente. Ricordo di averlo visto a febbraio nelle sale di proiezione della Warner a Los Angeles assieme a Giulia D’Agnolo Vallan e ad alcuni sceneggiatori che avevano lavorato al film: a fine proiezione le luci si sono riaccese sorprendendoci con la bocca ancora spalancata. Avventurandosi nella sfida di un sequel di un film di successo, e vincendola a mani basse, Phillips si conferma come uno dei registi più coraggiosi e affidabili del nostro tempo.
Due anni dopo aver ucciso in diretta televisiva Murray Franklin e aver cavalcato l’onda di una città in piena guerra civile, Arthur Fleck è rinchiuso nel manicomio criminale di Arkham, ancora preda dei suoi deliri. Qui incontra l’amore della sua vita, Harleen Frances Qui...
Riceverai giornalmente il Daily 2024, Magazine ufficiale dell’81. Festival del Cinema di Venezia