Si getta la maschera oggi, alla terza giornata di Mostra. La prima a cadere è quella strettissima dei ruoli e dei generi, parola di Halina Reijn, che già si era fatta beffa della Gen Z col provocatorio horror Bodies Bodies Bodies, e che in Concorso quest’anno promette scintille tra Nicole Kidman e Harris Dickinson, amanti fuori parte (CEO lei, giovane preda lui) protagonisti di Babygirl. La seconda maschera a cadere, e siamo ancora nel territorio scivoloso dell’amore, è quella che dona ai più quella rassicurante impressione di stabilità che ci fa tirare avanti, anche quando niente procede per il verso giusto: Trois amies, di Emmanuel Mouret, regista di drammi umani ordinari e toccanti, secondo film in Concorso oggi, esplora le relazioni amorose di tre amiche adulte smascherate dal caso.
Cambio di ruolo repentino e catastrofico anche per il protagonista di Cloud, del mago del J-horror Kiyoshi Kurosawa (Fuori Concorso), vicenda inquietante di un giovane truffatore online che si ritrova da carnefice a vittima dei suoi hater. Nuova identità anche per il giovane palermitano protagonista di Diciannove (Orizzonti), prodotto da Guadagnino e diretto da Giovanni Tortorici, che da Londra si trasferisce a Siena per frequentare Lettere, scoprendo se stesso sullo sfondo delle splendide architetture della città del palio. Non la passa liscia invece lo sfacciatissimo Enric Marco, protagonista di Marco dei baschi Jon Garaño e Aitor Arregi, impostore che per anni si fece credere un sopravvissuto all’Olocausto, e che, molto amato dal popolo spagnolo, venne smascherato dallo storico Benito Bermejo, senza però pentirsi mai di aver preso in giro la sua nazione. Pentiti o meno, i protagonisti del documentario Homegrown presentato alla Settimana della Critica invece sono più che mai attuali. Micheal Premo, giornalista e artista, ci consegna un ritratto filmico degli attivisti di estrema destra sostenitori di Donald Trump. Quelli che amano mascherarsi con corna di bisonte e pellicce per assaltare i palazzi del potere come Capitol Hill, mettendo in scena il golpe meno carnevalesco e più tragico della storia recente (e speriamo passata) degli USA.
Per la prima volta in Concorso a Venezia, Emmauel Mouret confeziona una commedia che eredita i codici espressivi dell...
Film autobiografico e generazionale. Un ragazzo diciannovenne di Palermo, trasferitosi a Londra per studiare economia...
Per la prima volta in Concorso a Venezia, Emmauel Mouret confeziona una commedia che eredita i codici espressivi dell...
Film autobiografico e generazionale. Un ragazzo diciannovenne di Palermo, trasferitosi a Londra per studiare economia...