Figlia dello scrittore e illustratore Alexandre Graverol, Jane inizia a dipingere tra gli anni ‘20 e ‘30 del secolo scorso con l’impronta simbolista del padre. Si fa conoscere dapprima per le sue nature morte e i paesaggi, ma alla fine degli anni ‘30 entra a far parte del movimento dei surrealisti belgi e inizia a considerare le sue tele come “sogni lucidi e coscienti”. Le frequentazioni con Magritte, Louis Scutenaire, Paul Nougé e poi Marcel Mariën, con cui collabora alla rivista d’avanguardia «Les Lèvres nues», non faranno che confermare le sue convinzioni. Figura chiave per lo sviluppo del Surrealismo in Belgio, Graverol offre una versione originale e sognante della sensibilità femminile in pittura, servita da una tecnica figurativa al contempo fredda e precisa.