GIOVANNI SOCCOL

Riflessioni notturne
5 Maggio 2023

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1 Ottobre 2023

Un’architettura veneziana che sorge dall’acqua, dove riflettendosi si dissolve. Giovanni Soccol, pittore, architetto e scenografo, ha scelto dieci architetture-simbolo di Venezia che si affacciano sul Canal Grande, a partire dalla Dogana de Mar fino alla Chiesa di San Simeone, ognuna delle quali ha suscitato in lui un interesse particolare, che ci restituisce sotto forma di dialogo formale e spirituale con la città. Soccol ha voluto, infatti, rappresentare il fascino di un’apparizione che può svanire, appartenendo più al sogno che alla realtà.
Le tele, tutte della stessa dimensione (200x150cm), dipinte a tecnica mista, ossia base a tempera magra, corpi ad emulsione acqua in olio, velature oleo-resinose, compongono un unico ciclo inedito, allestito come installazione nella mostra Riflessioni notturne in corso fino al primo ottobre al piano terra di Palazzo Fortuny.
I rapporti geometrici legano gli elementi compositivi in una visione non prospettica, ma proiettata ortogonalmente alla tela per non alterare la geometria delle forme. Una luce notturna raccorda e unisce tra di loro gli elementi, conferendo alle architetture un’atmosfera metafisica, non nuova nella ricerca dell’artista veneziano in quanto costituisce il fil rouge che sottende la sua ricerca negli ultimi decenni.
Ci troviamo così davanti ad architetture note, ma che assumono una grande potenza onirica, dove il tessuto pittorico sovrasta la forma per ottenere effetti di luminosità nel contrasto chiaroscurale delle masse.

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