Il titolo è tratto dalla frase «dove sbocciano i fiori» del romanzo di Han Kang Atti umani (Adelphi, 2017), che affronta il trauma ancora vivido vissuto nel maggio 1980 a Gwangju e si interroga su quali ricordi storici debbano essere trattenuti. La mostra esplora la volontà delle comunità di elevarsi al di sopra dei ricordi persistenti e dei sentimenti di angoscia causati dalle tragedie storiche per procedere verso un mondo migliore. Tre le sezioni: la prima dedicata all’eredità spirituale del Movimento di Democratizzazione 5.18; la seconda alla storia, ai ricordi, ai traumi e al patrimonio spirituale della città; la terza all’attivismo dei nostri giorni.