L’artista belga, figura singolare nel panorama dell’arte contemporanea per il suo passato letterario e la sua formazione come psicanalista, si fa portatore di una visione umanista. Tre potenti installazioni con tele e fotografie sono rappresentazioni complesse del suo immaginario, della sua riflessione su pulsioni profonde dell’animo umano quali il dolore, la malinconia, la speranza. Il risultato è la generazione di un tempo di sospensione meditativa sul senso della vita, della morte e di una possibile redenzione. L’obiettivo di Julien Friedler è infatti quello di offrire spunti di riflessione universali, dalla scoperta di sé alla conoscenza dell’altro.