Un’originale retrospettiva dedicata all’innovativo architetto giapponese e ai suoi progetti realizzati in tutto il mondo. Partendo dall’onomatopea, ovvero l’atto di creare o usare parole che includono suoni simili ai rumori ai quali si riferiscono, Kengo Kuma dà forma ad una sensazione fisica che esprime la sua idea di architettura sostenibile, dove i materiali sono di recupero e le persone e le cose si ricongiungono.
Nella sua personale visione le superfici non coinvolgono solamente la vista, ma anche altri sensi, in particolare olfatto e tatto. Attraverso l’esposizione di 22 maquette dei suoi edifici più celebri e un’installazione alta oltre 5 metri nel giardino i visitatori vengono incoraggiati a scoprire i suoni dei diversi materiali.