Mel Douglas (Burnie, Tasmania, Australia, 1978) indaga il vetro attraverso l’estetica del tratto e arriva a concettualizzare la forma stessa come segno, trattando le sue sculture come fossero tele o fogli di carta. L’artista si serve delle proprietà uniche del vetro – trasparenza, traslucenza o opacità – per collegare e sovvertire lo spazio, sviluppando sculture bi e tridimensionali che fondono spazialmente superficie e segno dove la forma non rappresenta più un mero supporto, ma un disegno tridimensionale a tutti gli effetti. La sua pratica consiste infatti in un lento e deliberato processo di incisione manuale, a punta di diamante, sulla superficie delle sue opere in vetro.