Tele nere drappeggiate, dipinti di grandi dimensioni composti da frammenti cuciti insieme, strutture metalliche che evocano tavoli da autopsia e sculture simili a rocce formate da mais e argilla. Il linguaggio visivo di Oscar Murillo (1986, La Paila, Colombia), tra i vincitori del Turner Prize 2019, racchiude elementi e motivi ricorrenti che si esplicano attraverso un’ampia gamma di media, inclusi pittura, lavori video, installazioni e azioni. Tutte le sue opere possono essere viste come un’unica indagine continua e in evoluzione sulla nozione di comunità, informata da legami personali interculturali, un “movimento” transnazionale diventato parte integrante della pratica di Murillo.Emblematico in questo senso è Frequencies, un progetto artistico globale ideato dall’artista nel 2013, che lo ha visto impegnato con i suoi collaboratori nella visita di scuole in tutto il mondo allo scopo di fissare tele grezze ai banchi delle aule con l’unico requisito che vi rimanessero per l’intera durata di un quadrimestre, invitando gli studenti di età comprese tra i 10 e i 16 anni a marchiarli, scarabocchiarli, disegnarvi o scriverci sopra. Negli ultimi nove anni Frequencies si è evoluto sino a diventare un vasto archivio globale che include oltre 350 scuole da più di 30 paesi, tra cui Brasile, Cina, India, Italia, Giappone, Kenya, Libano, Nepal, Sudafrica, Svezia, Turchia, Regno Unito, USA e molti altri. A oggi, più di 100.000 ragazze e ragazzi hanno contribuito al progetto. Nel loro complesso, le tele trasmettono l’energia conscia e inconscia di giovani menti nella loro fase più ricettiva, ottimistica e conflittuale. Spesso lavorate da più di uno studente, le tele restituiscono dense stratificazioni di disegni, slogan, parole e motivi geometrici, messaggi universalmente riconoscibili insieme a espressioni culturalmente specifiche.Un progetto grandissimo, dai confini geografici dilatati, al contempo locale e globale, che ora arriva in una versione rielaborata a Venezia, alla Scuola Grande della Misericordia dal 17 settembre. Oscar Murillo presenta A Storm Is Blowing From Paradise, un’installazione che include una sua nuova serie di dipinti e un’ampia selezione di tele tratte da Frequencies. Murillo ha lavorato negli ultimi anni per sviluppare nuovi modi di condividere questo archivio a livello internazionale, creando opportunità di fruizione per il suo ricco contenuto, che includono interazioni digitali e manifestazioni fisiche. La mostra a Venezia ne è un esempio perfetto e riuscito.