Il pubblico si muove tra i resti di un luogo di culto immaginario: uno scheletro di metallo che richiama l’architettura di una cattedrale. Il desiderio dell’artista di sottrarsi allo sguardo violento e prevaricatore del potere si declina in una serie di installazioni sonore e scultoree inedite, proprie di una distopia iconoclasta. Una riflessione sul potere dello sguardo e sul dominio delle immagini nella società contemporanea che nasce dal desiderio di sottrarsi a questo stesso sistema di potere.