La pittura di Luciano Ventrone (1948 – 2021) è una continua scoperta ottica, un incessante recupero della realtà oggettiva – per taluni iperrealistica, quasi “metafisica”, più vera del vero – grazie a una resa particolarissima della luce e alla riproduzione virtuosistica dell’oggetto. L’artista utilizzava la mediazione della fotografia pur distaccandosene subito, il suo lavoro di creazione dell’opera era lento e laborioso, strato dopo strato, pennellata dopo pennellata, raggiungendo una perfezione tale da restituire l’idea stessa dell’oggetto. In mostra 35 sue opere, dove dominano le stupefacenti nature morte, con tre eccezioni, un nudo di donna e due marine.
Immagine in evidenza: Luciano Ventrone, Gita a Tindari, 2012