Ora et labora

Padiglione Santa Sede, incontro di culture e persone in giardino
di Fabio Marzari
Padiglione Santa Sede

L’architetto portoghese Álvaro Siza protagonista sull’isola di San Giorgio del percorso espositivo ispirato alle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti di Papa Francesco.

Seconda partecipazione alla Biennale Architettura per la Santa Sede, che con il titolo Amicizia Sociale: incontrarsi nel giardino presenta il suo Padiglione sull’Isola di San Giorgio e precisamente negli spazi del giardino e dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore. A fare da guida ideale e spirituale dell’intero percorso espositivo sono le parole di Papa Francesco tratte dalle encicliche Laudato si’ (2015) e Fratelli tutti (2020). Protagonista del Padiglione è l’architetto portoghese Álvaro Siza, già Leone d’Oro alla carriera nel 2012, che insieme al collettivo italiano Studio Albori (Emanuele Almagioni, Giacomo Borella, Francesca Riva), ha creato all’interno delle sale espositive alcune installazioni site-specific. Il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e commissario del Padiglione, afferma: «All’età di novant’anni Siza si presenta come una riserva di giovinezza per il mondo, egli scommette su un’architettura che non si fissa tra quattro mura, ma si disloca. È un’architettura viva, figurale, ‘in uscita’. Un intenso manifesto politico e poetico su cosa sia o possa diventare l’incontro tra gli esseri umani». La prima parte del percorso si sviluppa all’interno del Monastero benedettino, accedendovi direttamente dalla Darsena Grande. La seconda parte si apre nel giardino dell’Abbazia e propone l’orto come modello del rapporto con il Creato. Si tratta di una pratica frugale e modesta, ma soprattutto di un omaggio all’enciclica Laudato si’, alla quale Studio Albori si è ispirato per realizzare la nuova conformazione. Si cammina tra orti, pollaio, deposito semi e zone di riposo, in una pratica di riconoscimento e contemplazione. Tutto il legno utilizzato vive una seconda vita, come la seconda occasione che si vuole dare ai luoghi, alle culture e agli esseri viventi.

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