La Croazia rinuncia alla tradizionale formula dei padiglioni nazionali basati su una mostra permanente per rivolgersi ad un progetto innovativo che coinvolge nel complesso un gruppo di trenta artisti e autori guidato, durante tutti e sette i mesi della Biennale, da Tomo Savić-Gecan, artista che di norma ‘non espone’, utilizzando in modo performativo gli spazi vuoti. Ogni mattina cinque di loro riceveranno istruzioni via smartphone su quando e dove recarsi e su che tipo di performance mettere in scena sulla base di quanto progettato e gestito da un sistema di intelligenza artificiale. La loro arte si diffonderà negli altri Padiglioni e in tutto il centro storico in nome della condivisione e della convivenza.
Image: Tomo Savić-Gecan, ph. Jasenko Rasol