Gli spazi del Padiglione accolgono una visione transumana in cui gli elementi di un’idilliaca vita contadina del passato si fondono con strani fenomeni di fantascienza, restituendo l’immagine inquietante di un presente incerto. Protagonista dell’installazione dell’artista danese Uffe Isolotto (1976) è una famiglia di centauri; entriamo nel loro universo iperrealistico, ne incontriamo gli abitanti, vediamo le loro abitazioni, il loro cibo, i loro effetti personali. Ma cosa c’è oltre l’orizzonte, speranza o tragedia? In un mondo in continua evoluzione, la famiglia vive una profonda lotta esistenziale ed ecologica. Chi diventiamo quando il mondo che conosciamo non esiste più? Cerchiamo rifugio in ciò che eravamo o vie di fuga in ciò che potremmo eventualmente diventare?