La videoinstallazione di Pilvi Takala (1981, Helsinki) prende spunto dall’esperienza che l’artista ha vissuto nel campo della sicurezza privata, lavorando come guardia giurata altamente qualificata. La sua pratica artistica affronta il tema della sicurezza come concetto e come industria, concentrandosi sulle regole non scritte che definiscono il nostro comportamento in questo ambito specifico. Quali sono i confini entro i quali un comportamento è definito “accettabile”? Cosa succede se a minacciare la nostra sicurezza è qualcuno o qualcosa che consideriamo affine a noi?